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L'Ascesa e il Declino della Dinastia Tudor

September 8th, 2024

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Summary

  • Origini della dinastia Tudor con Enrico VII nel 1485
  • Simbolo della rosa Tudor unisce le case di Lancaster e York
  • Enrico VIII e la creazione della Chiesa d'Inghilterra
  • Sconvolgimenti politici e religiosi durante il regno di Enrico VIII
  • Regno di Elisabetta I e l'era elisabettiana
  • Sconfitta dell'Armada spagnola e fioritura delle arti
  • Fine della linea Tudor con Elisabetta I

Sources

La dinastia dei Tudor, di origine gallese, salì al trono dInghilterra nel 1485 e vi rimase fino al 1603. I Tudor discendono dai Tudors di Penmynydd, una famiglia nobile gallese, e da Caterina di Valois. La dinastia dei Tudor governò il Regno dInghilterra e il Signore dellIrlanda, poi Regno dIrlanda, per 118 anni, con cinque monarchi: Enrico VII, Enrico VIII, Edoardo VI, Maria I ed Elisabetta I. La dinastia Tudor succedette alla casa dei Plantageneti e fu seguita dalla casa scozzese degli Stuart. Il primo monarca Tudor, Enrico VII, discendeva per parte materna dalla casa dei Beaufort, un ramo legittimato della casa reale inglese dei Lancaster, una casata cadetta dei Plantageneti. La famiglia Tudor salì al potere nel periodo successivo alla Guerra delle Due Rose (1455-1487), che lasciò estinta la linea maschile principale dei Lancaster. Enrico VII, discendente di Edoardo III e figlio di Edmondo Tudor, fratellastro di Enrico VI, riuscì a presentarsi come candidato non solo per i sostenitori tradizionali dei Lancaster, ma anche per i sostenitori insoddisfatti della casa rivale dei Plantageneti di York. Salì al trono per diritto di conquista dopo la vittoria nella battaglia di Bosworth Field il 22 agosto 1485. Consolidò la sua posizione nel 1486 sposando Elisabetta di York, figlia del re Edoardo IV e erede della pretesa Yorkista al trono, unendo così simbolicamente le fazioni in guerra dei Lancaster e dei York sotto la nuova dinastia, rappresentata dalla rosa Tudor. La rosa Tudor, una combinazione della rosa bianca di York e della rosa rossa di Lancaster, divenne un simbolo potente dellunificazione delle due case reali rivali. Questo emblema araldico rappresenta non solo il diritto dei Tudor a governare, ma anche lunificazione del regno dopo anni di conflitto civile. La dinastia Tudor non solo governò lInghilterra moderna, ma estese il proprio potere anche al Galles, realizzando lunione completa tra Inghilterra e il Principato di Galles nel 1542 e affermando con successo lautorità inglese sul Regno dIrlanda. Anche se nessuno dei monarchi fece realmente valere la pretesa, mantennero nominalmente la rivendicazione inglese al Regno di Francia, con Enrico VIII che combatté guerre con la Francia soprattutto per alleanze internazionali e per affermare la pretesa al titolo. La regina Elisabetta I fu lultima monarca Tudor. Dopo la sua morte senza figli nel 1603, il trono passò al cugino Giacomo VI di Scozia, della casa degli Stuart, realizzando lUnione delle Corone. Giacomo VI e I, primo Stuart a diventare re dInghilterra, era pronipote di Enrico VII attraverso la figlia di questultimo, Margherita Tudor, che aveva sposato Giacomo IV di Scozia. La dinastia Tudor sopravvive attraverso la linea femminile, continuando con la casa degli Stuart e successivamente con la casa di Hannover, fino allattuale casa di Windsor. Enrico VIII salì al trono il 22 aprile 1509. La sua ascesa segnò un momento cruciale nella storia inglese, non solo per le sue sei celebri matrimoni, ma soprattutto per listituzione della Chiesa dInghilterra. Nato il 28 giugno 1491 da Enrico VII ed Elisabetta di York, Enrico VIII divenne re alletà di diciassette anni. Il suo regno, durato dal 1509 al 1547, fu caratterizzato da notevoli cambiamenti politici e religiosi che avrebbero avuto un impatto duraturo sulla storia inglese. Il primo matrimonio di Enrico VIII fu con Caterina dAragona, vedova del fratello maggiore Arturo. Tuttavia, Caterina non riuscì a dargli il tanto desiderato erede maschio. La loro unica figlia sopravvissuta fu Maria, nata nel 1516. Lincapacità di Caterina di produrre un figlio maschio portò Enrico a cercare lannullamento del matrimonio, un evento che avrebbe avuto conseguenze rivoluzionarie. Nel tentativo di ottenere lannullamento del matrimonio da parte del Papa, Enrico si scontrò con la Chiesa cattolica romana. Quando il Papa Clemente VII rifiutò di annullare il matrimonio, Enrico prese una decisione storica: rompere con Roma. Con lAtto di Supremazia del 1534, Enrico VIII si proclamò capo supremo della Chiesa dInghilterra, separandosi definitivamente dallautorità papale. Questa rottura con Roma portò alla dissoluzione dei monasteri, un processo che iniziò nel 1536 e si concluse nel 1541. I monasteri, che erano potenti centri di ricchezza e influenza religiosa, furono soppressi, i loro beni confiscati e venduti. Questo trasferimento di ricchezza e proprietà aumentò notevolmente le risorse della Corona e contribuì a ridurre il potere della Chiesa cattolica in Inghilterra. Il matrimonio di Enrico con Caterina dAragona fu seguito da una serie di unioni altrettanto notevoli. Anne Boleyn, la seconda moglie, gli diede una figlia, Elisabetta, nata nel 1533. Tuttavia, Anne fu giustiziata nel 1536 con laccusa di adulterio, incesto e alto tradimento. Enrico si sposò poi con Jane Seymour, che gli diede il tanto atteso erede maschio, Edoardo, nato nel 1537. Jane, però, morì poco dopo il parto. Enrico si sposò altre tre volte: con Anna di Cleves, in un matrimonio rapidamente annullato; con Catherine Howard, giustiziata per adulterio nel 1542; e infine con Catherine Parr, che sopravvisse a Enrico e lo aiutò a riconciliarsi con le sue figlie Maria ed Elisabetta. Il regno di Enrico VIII fu segnato da profonde trasformazioni religiose. La creazione della Chiesa dInghilterra portò alla diffusione del protestantesimo e alla riforma delle pratiche religiose. Questo periodo fu anche caratterizzato da tensioni politiche interne e da alleanze strategiche con altre potenze europee. In sintesi, il regno di Enrico VIII rappresentò unepoca di cambiamenti rivoluzionari che plasmarono il futuro dellInghilterra. La sua decisione di rompere con Roma e di stabilire la Chiesa dInghilterra, insieme alla dissoluzione dei monasteri e ai suoi molteplici matrimoni, ebbero un impatto duraturo sulla società, sulla politica e sulla religione inglese. Il regno di Elisabetta I, figlia di Enrico VIII e Anne Boleyn, segnò unepoca di stabilità e prosperità dopo i turbolenti regni dei suoi fratelli. Elisabetta salì al trono il 17 novembre 1558, dopo la morte della sorellastra Maria I. Il suo regno, conosciuto come lEtà Elisabettiana, durò 44 anni e fu caratterizzato da significativi successi in campo politico, militare e culturale. Uno dei momenti più memorabili del suo regno fu la sconfitta dellInvincibile Armada spagnola nel 1588. La flotta spagnola, inviata da Filippo II di Spagna, aveva lobiettivo di invadere lInghilterra e spodestare Elisabetta. Tuttavia, grazie alla superiorità tattica della marina inglese e alle condizioni meteorologiche avverse, lArmada fu sconfitta. Questa vittoria consolidò la posizione dellInghilterra come potenza navale e aumentò il prestigio di Elisabetta come sovrana. LEtà Elisabettiana vide anche un fiorire delle arti e della cultura. Il periodo è spesso considerato unepoca doro per la letteratura inglese, con figure illustri come William Shakespeare e Christopher Marlowe che produssero alcune delle opere più celebri della letteratura mondiale. Il mecenatismo di Elisabetta favorì lo sviluppo delle arti, del teatro e della musica, contribuendo a creare un patrimonio culturale duraturo. Elisabetta fu nota anche per la sua decisione di rimanere non sposata, guadagnandosi il titolo di Regina Vergine. Questa scelta fu motivata da considerazioni politiche e personali, ma ebbe importanti conseguenze per la successione al trono. Senza eredi diretti, alla sua morte nel 1603, la dinastia Tudor si estinse e il trono passò a Giacomo VI di Scozia, inaugurando la dinastia degli Stuart. Durante il suo regno, Elisabetta dovette affrontare numerose sfide interne ed esterne. La questione religiosa fu particolarmente rilevante, con tensioni tra cattolici e protestanti che minacciavano la stabilità del regno. Elisabetta adottò una politica di tolleranza relativa, cercando di mantenere un equilibrio tra le diverse fazioni religiose e consolidando la Chiesa dInghilterra. Inoltre, Elisabetta dovette affrontare varie congiure e ribellioni, inclusa quella orchestrata da Maria, regina di Scozia, che fu vista come una minaccia al suo trono. Dopo una lunga prigionia, Maria fu giustiziata nel 1587 per il suo coinvolgimento in complotti contro Elisabetta. Il regno di Elisabetta I rappresentò un periodo di grande trasformazione e progresso per lInghilterra. La sua capacità di navigare tra le complessità politiche e religiose del tempo, insieme ai suoi successi militari e culturali, la rese una delle sovrane più celebrate della storia inglese. La sua morte segnò la fine della dinastia Tudor, ma il suo lascito continuò a influenzare profondamente il corso della storia inglese.